venerdì 28 maggio 2010

il modo in cui minuziosamente esamina le estremità dei suoi capelli biondi per accertarsi che non ci siano doppie punte.
come addenta un hamburger, con quella dolce ferocia.
quando guarda fuori dalla finestra assumendo forzatamente quell'espressione pensierosa come se le dovessero scattare una foto.

Nota questo di me

lunedì 24 maggio 2010

salsedine.

la salsedine si incrostava sulle canottiere e la pelle odorava ancora di mare.
le dita dei piedi si immergevano nella sabbia e il viso cambiava colore.
possiamo indossare scarpe da tennis, infradito con gli strass o tacchi 12 ma siamo sempre le solite adolescenti che parlano di sesso sulla metro

lunedì 17 maggio 2010

soffio al cuore

tachicardia dalle 10 di ieri sera.
a ogni respiro più profondo una fitta al petto nel vero senso della parola.
io ho un soffio al cuore ed è congenito per usare termini medici.

domenica 16 maggio 2010

era vita

era da un anno che sognavo di riaprire la scatola dove tenevo le vecchie scarpette da ballo. così le ho riguardate tutte; da quelle di pezza numero 35 dei miei esordi all'ultimo paio che ho indossato. le mie ultime punte sono quasi nuove . devono ancora essere ammorbidite, sono ancora pulite e rosa. mi ricordo quando sono andata a comprarle. ogni volta che mettevo piede in quel negozio che vendeva articoli per la danza era un sogno. quel giorno la commessa mi aveva detto che ero abbastanza brava per comprare delle punte meno rigide perchè ormai sapevo controllare i movimenti del piede. per i dolori e le vesciche avevo comprato i salvapunte di silicone. ogni anno che passava mi sentivo più ballerina con quei vestiti di tulle e di stoffe lucenti. desideravo che quei pomeriggi di sacrifici e esercizi alla sbarra fossero la mia vita e più di tutto desideravo il teatro. oggi solo salire sulla punta mi provoca crampi ma soprattutto disperazione. quell'incidente di percorso, quella storta mi ha irrigidito. non solo mi ha privato dell'elasticità dei muscoli, ma anche di qualche sorriso.
ecco cos'era la danza. era vita.

venerdì 7 maggio 2010

come uno spicchio d'arancia

ho sempre pensato che quei papaveri in mezzo alla strada ce li piantasse qualcuno.
che qualcuno dalla macchina in corsa gettasse semi nell'aria.
io volevo mordere il sole come ho sempre voluto fare.
come se fosse uno spicchio di arancia.
ma alla fine io che mi lamento tanto se non mi punti addosso i tuoi fari ci rimango male.

lunedì 3 maggio 2010

spoglia

Perchè mi devi sganciare addosso quegli sguardi che penetrano?
mi spogli.

sabato 1 maggio 2010

MILANO ERA VELENO

quando le parole sono crudeli.
sono amare come veleno. come Milano che era veleno.