sabato 26 giugno 2010

rituali

45 minuti sotto la doccia.
mi ricreano
mi rigenerano
mi rilassano
mi rimbomba nella mente lo scrosciare dell'acqua che sgorga fredda.

così sono tornata un po' come mi ricordavi, come mi avevi visto l'ultima volta:
il trucco non troppo rovinato
i capelli quasi ordinati

come se ripetendo quasi fosse un rituale i piccoli gesti che compivo, tu potessi essermi ancora accanto e non solo con la fantasia.

venerdì 25 giugno 2010

Marmellata di fragole

tanta dolcezza in vita mia non l'avevo mai trovata.
come nei cucchiai di marmellata di fragole
o tra le tue parole, promesse
o i nostri progetti;
i sogni a occhi aperti.

ed ora è di questa dolcezza che sanno i miei pensieri.

lunedì 21 giugno 2010

del mare che è nostro

capriole leggere dentro il mio cuore. capriole come fossi un acrobata infrangono le onde. delicati fili di perle bianche del mare che è nostro. la marea vuole portarci via con sè entrambi. lasciamoci accarezzare da acqua e sale e dalle tue mani grandi che si immergono nei miei capelli. posso anche cambiare pelle. non ho bisogno di sentirti ancora su di me perchè ti ho sulle labbra secche.

Brandelli di cuore

se ti avessi quà davanti a me ti bacerei proprio lì, sull'angolo della bocca
poi ti morderei per capire di cosa sa il mare sulla tua pelle nera.

uno di quei brandelli di te che hai lasciato ovunque è mio.

domenica 20 giugno 2010

voi dolci cigni,ubriachi di baci

Labbra vellutate
di stoffe preziose o pelle di pesca
carnose
cerco tra le mie
forse c'è ancora un po' del tuo buon sapore
"Voglio che mi baci ancora"

giovedì 10 giugno 2010

lasciami credere che non mi hai rapita perchè mi pensi come una rosa
e hai il timore di sgualcire i miei petali.

mille voci

lei osserva.
si perde tra i colori dei cartelloni pubblicitari.
le danno un senso di tranquillità e non vuole più piangere come quando mille voci le urlavano all'orecchie.
a lei, che era seduta a gambe incrociate sul fondo della piscina e tratteneva il respiro per restare più giù, piaceva pensare che in realtà si trovasse in un grande acquario a forma di globo, riempito da pesci rossi a grandezza d'uomo che le boccheggiavano tutt'attorno. era divertita, le spuntavano enormi sorrisi sul volto colorato dal sole. che il sole la scurisse le sembrava una magia. credeva che esso la dipingesse con tempere rosate e delicati tocchi di pennello. ma il sole a volte poteva bruciare.
le pareva di dormire e poi sognare mentre tutto ciò da cui era circondata continuava a vivere.
dal suo sogno la strapparono.
ora è sotto la doccia. gli schizzi di acqua calda le penetrano nel cuoio capelluto, le trafiggono il cranio.
un po' di pace così l'ha trovata.
il getto d'acqua diventa gelido.

il tuo universo

tu, sconosciuto che passi, non sai nulla del mio universo , e anche se lo conoscessi a memoria non ti piacerebbe.
eppure il suo mondo mi sembra di saperlo in ogni chilometro quadrato mentre ne ho calpestato appena un millimetro.