giovedì 10 giugno 2010

mille voci

lei osserva.
si perde tra i colori dei cartelloni pubblicitari.
le danno un senso di tranquillità e non vuole più piangere come quando mille voci le urlavano all'orecchie.
a lei, che era seduta a gambe incrociate sul fondo della piscina e tratteneva il respiro per restare più giù, piaceva pensare che in realtà si trovasse in un grande acquario a forma di globo, riempito da pesci rossi a grandezza d'uomo che le boccheggiavano tutt'attorno. era divertita, le spuntavano enormi sorrisi sul volto colorato dal sole. che il sole la scurisse le sembrava una magia. credeva che esso la dipingesse con tempere rosate e delicati tocchi di pennello. ma il sole a volte poteva bruciare.
le pareva di dormire e poi sognare mentre tutto ciò da cui era circondata continuava a vivere.
dal suo sogno la strapparono.
ora è sotto la doccia. gli schizzi di acqua calda le penetrano nel cuoio capelluto, le trafiggono il cranio.
un po' di pace così l'ha trovata.
il getto d'acqua diventa gelido.

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