venerdì 29 ottobre 2010

Quanto freddo sulla pelle.

Ho comprato un libro di Isabella Santacroce.
Sono tornata a casa a passetti piccoli e lenti.
Quanto freddo sulla pelle.

giovedì 28 ottobre 2010

La gioia

Clacson.
Poi mi indica con il dito verso su.
"Guarda il cielo, guarda il cielo!"
Una moltitudine di rondini nero corvino.
La gioia.

lunedì 25 ottobre 2010

Nika.

Nika ha un viso bellissimo. è tondo, pieno. Nika è polacca, suo papà non lo conosce, assomiglia tutta alla mamma. Nika aveva tanti giochi da bambina ma quello che le mancava era l'innocenza. Nika ha tanta paura. Mi parla delle sue angosce e mano mano il suo volto si rilassa come se si allontanasse da tutto ciò che c'è di sporco nella sua vita e che c'è stato. Nika confida "Siete le uniche amiche che ho" e quando dice "Non so cosa farei senza di voi" ci sento tutta la verità del mondo in quella frase. Nika, comunque, sorride.

Quanto t'ho amato

Tu mi dicevi "amore" e io piangevo.
Ti ricordi? Eravamo davanti a quella gelateria. Io avevo passato le ore precedenti nel parco a girare su me stessa migliaia di volte. Poi pensavo alle parole. Quando ho letto il suo "Buongiorno"gli occhi mi si sono inondati di lacrime. Tu mi hai chiesto se facevo così ogni volta. Ti ho risposto con un cenno della testa. Tu lo sai Valentina.

Ho voluto cessare di essere.
"Ora smetto di respirare"
"Ok."
"Digli che mi dispiace e gli ho voluto bene"
Trattenendo il respiro il cuore ha iniziato a battere tanto forte. Era l'amore vero Veronica?

Tornavi 2 ore la notte.
Quella mattinata sono entrata nel tuo letto mentre dormivi mamma. Ansimavo. Mi hai chiesto se fosse successo qualcosa. "Ho fatto un brutto sogno" ti ho detto.

Gli istanti in cui Nika mi abbracciava stretta.
Quando mi chiedevano "é ancora lui?"
Quando mi dicevo
Basta

domenica 10 ottobre 2010

I bambini sono soli e hanno amici immaginari

giovedì 7 ottobre 2010

come cherubini

Ultimamente penso che l'affetto sia come una fotografia in bianco e nero. Due ragazzi addormentati su un divano in una stanza vuota. Il loro abbraccio fa pensare ai cherubini con le braccia distese alle nuvole. Così